giovedì 21 aprile 2011

Petali di loto e vestiti occidentali, di Pang-Mei Natasha Chang

PETALI DI LOTO E VESTITI OCCIDENTALI
Titolo originale: Bound Feet and Western Dress
 
"Pang-Mei Natasha Chang, cino-americana di prima generazione, ascolta durante lunghi pomeriggi l'avventurosa vita della prozia Yu-i, nata nel primo Novecento in un'antica e potente famiglia di Shanghai. Ne risulta un affascinante libro di memorie: il ritratto della vita di una giovane ribelle nella Cina di inizio secolo intrecciato con la storia tutta occidentale di chi la interroga.
«In Cina una donna non conta nulla», così inizia il racconto di Yu-i alla pronipote mentre gustano insieme, come ogni giorno dopo pranzo, tè e biscotti alle mele.
Cresciuta negli anni turbolenti a cavallo tra la fine dell'Impero cinese e la Rivoluzione comunista, la storia della protagonista è segnata da una serie di ribellioni. La più significativa ' e suggestiva ' è la sua opposizione alla tradizionale fasciatura dei piedi, una tortura prolungata per far sì che diventino piccoli e belli come «petali di loto». Man mano che Yu-i le rivela sogni e fantasmi, Pang-Mei comincia a riconoscere anche la propria ambivalenza verso la sua eredità di sangue e la scissione mai ricomposta del suo appartenere a due mondi, la Cina e l'Occidente, rispettivamente il legame alle origini e la nuova vita in America. Un libro toccante e profondo, anche se scritto con mano leggera, che racconta il coraggio e la determinazione di due donne, simili eppure molto diverse, a confronto.


«Indugiando davanti al baule, ho immaginato per un attimo che Yu-i fosse accanto a me. Ho piegato con cura il mio abito bianco, il mio cheongsam rosso e quello nero di Yu-i, inserendo tra l'uno e l'altro dei fogli di carta. Quindi li ho sistemati nel baule, l'uno accanto all'altro, e ho chiuso con calma la cassa dei ricordi della mia famiglia.» "

Codice ISBN 88-8490-639
Autore Mei Pang - Chang Natasha
Data di uscita 09/07/2004
Pagine 288


Ho trovato questo libro in biblioteca, e per qualche motivo l'ho preso con me e ho deciso di leggerlo. Mi sono immersa nella vita della signora Yu-i e in quella di sua nipote, sentendomi quasi un'intrusa in quel mondo di tradizioni, duri regolamenti e leggende meravigliose.
Leggevo, e mentre la signora Yu-i mi confidava la sua avventurosa vita, quel mondo lontanissimo si faceva sempre più reale. Osservavo le foto e facevo quasi fatica ad associare un volto a quei personaggi a cui mi sentivo improvvisamente legata da un filo invisibile.

Ho cercato notizie riguardo Hsu Chih-mo, ed è facile reperirne alcune su google. Era un uomo molto colto, un poeta, molte persone lo ammiravano e lo rispettavano.
Normalmente penso che avrei odiato molto Hsu Chih-mo, dopo aver saputo della signora Yu-i. Ma in qualche modo, il suo racconto e le testimonianze dei suoi fratelli mi hanno portato a portargli rispetto. Se persino Yu-i lo rispetta, e i suoi fratelli lo amavano così tanto, non posso che istintivamente fidarmi del loro giudizio, e considerarlo ammirabile, almeno sono certi aspetti. ----> Leggi il post su Hsu Chih-mo, Zhang Youyi (Chang Yu-i), Lin Huiyin e Lu Xiaoman
Quante storie, a differenza di quella della signora Yu-i, rimangono inascoltate? Quanti eroi sono vissuti e vivono accanto a noi, o in luoghi lontanissimi?
Queste storie mi fanno riflettere sul fatto che ognuno è il protagonista e l'eroe della propria storia. Se potessimo raccogliere in voluminosi libri la vita di ognuno di noi, ne verrebbe fuori un'interessante biblioteca.

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